domenica 1 maggio 2011

relazione su pascoli

STENDI UNA RELAZIONE SU UNO SCRITTORE, UN POETA ITALIANO STUDIATO DURANTE QUEST’ANNO SCOLASTICO. DOPO AVERLO INQUADRATO IN UN PRECISO CONTESTO LETTERARIO, PRESENTA LE PRINCIPALI VICENDE DELLA SUA VITA E IL QUADRO DELLE SUE OPERE, SOFFERMANDOTI SULL’OPERA CHE TI HA MAGGIORMENTE COLPITO E ILLUSTRANE LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI FACENDO RIFERIMENTO AI CAPITOLI DEL ROMANZO, PASSI O POESIE CHE HAI LETTO.

Giovanni pascoli è uno dei più grandi poeti italiani e degli esponenti del neoclassicismo in Italia.

Raffinato studioso delle lingue classiche subì l’influenza di Carducci e si “specializzò” nelle descrizioni di ambienti naturali e campestri, tipici del decadentismo.

Pascoli nacque nel 1855 a San mauro in una famiglia benestante di dodici persone di cui però molte morirono nel giro nel giro di tre anni lasciando il povero Giovanni e le sorelle e fratelli in una situazione economica instabile e soprattutto con un segno indelebile nel cuore.

Nonostante ciò egli riuscì a compiere degli studi liceali ed universitari anche come allievo di Carducci.

Fervente socialista dopo un’ arresto abbandonò la politica in prima persona continuando a sostenere però i suoi ideali.

Riottenne la stabilità economica insegnando prima nei licei e poi all’università di Bologna, grazie a questa potè dedicarsi alla poesia e inoltre richiamare a vivere con se due delle sorelle rimaste per tentare di ricreare l’aspetto di nido familiare.

Continuò a scrivere poesie fino alla morte avvenuta a Bologna.

La poetica di pascoli è definita del fanciullino perché, secondo lui, in ognuno di noi vive un fanciullino al quale tutte le cose del mondo appaiono nuove e che sa cogliere i segreti della natura e dell’uomo e che però solo i poeti e gli artisti sanno far rivivere.

Per questo motivi nelle poesie di pascoli vengono fatte risaltare le piccole cose, per dimostrare questa sua teoria.

Le sue maggiori opere sono miricae, primi poemetti,canti di Castelvecchio e nuovi poemetti tra quelle che si ispirano ai temi familiari e campestri e a quelli della morte; poemi conviviali e carmina tra quelle che traggono spunto dal mondo classico e la grande proletaria si è mossa tra i saggi in prosa.

La grande proletaria si è mossa è una tesi in prosa sulla conquista della libia esaltata da pascoli come una grande cosa che darà agli italiani la possibilità di essere umili lavoratori ma in terra italiana.

Il termine grande proletaria è preso da uno scrittore, enrico corradini, che coniò il termine per definire l’italia come paese povero che per poter sfamare i suoi cittadini doveva mandarli in uno stato coloniale.

È secondo me un grande brano che esprime benissimo il concetto se non fosse per il fatto che non è un buon concetto.

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